In una recente intervista con Variety, Josh Brolin ha riflettuto sull’esperienza sul set dei film Marvel nei panni di Thanos, tornando a parlato di cos’è che lo ha sempre attratto del personaggio.

L’attore ha ammesso che i cinecomic in generale non sono mai stati interessanti per lui:

Prima di tutto, non avevamo idea che sarebbe stato un ruolo così colossale e successo, inizialmente era tipo un cammeo.

Stavo girando “Everest” a Londra quando mi fornirono un’enorme Bibbia di Thanos, con il suo significato nell’Universo Marvel, la sua storia e il rapporto con Lady Morte e così via. Lo trovai davvero interessante, anche se avevo già rifiutato alcuni ruoli in film simili, non Marvel. Non mi interessavano, prendevano delle direzioni che non trovavo entusiasmanti. Quando mi proposero Thanos, fu diverso, e quella Bibbia fu fondamentale.

Mi ritrovai a leggere volumi e volumi di informazioni, trovai tutto così bello e approfondito. Quando incontrai i fratelli Russo e cominciammo a fare dei test, iniziai a essere più rilassato. Mi dissero: “Smettila di recitare, diventa questo personaggio“. Cominciammo a paragonarlo a Brando in Apocalypse Now, fu così divertente. Mi ricordò i primi anni di teatro a New York, dove tutto era così emozionante e pieno di immaginazione.

Ha poi concluso:

Per me è stato bellissimo interpretare Thanos e adoro che abbia fatto parte di due film. Quel film mi piace così tanto, e non vado davvero pazzo per i film di supereroi.

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