Si torna a parlare di Le Mans ‘66 – La grande sfida (in originale Ford v. Ferrari), il film di James Mangold (Logan: The Wolverine) vincitore di due premi Oscar.

L’occasione si è presentata per un articolo di Defector incentrato sulla crisi degli effetti visivi, un argomento sempre più attuale dopo la denuncia di alcuni artisti delle condizioni a cui sono obbligati per rispettare le rigidissime scadenze imposte degli studi cinematografici, tra cui la Marvel.

L’articolo si concentra su un film che ha di certo fatto uso di effetti visivi, ma che in fase promozionale è stato descritto come uno di quei prodotti “interamente girati dal vivo“. Il “colpevole”, in questo caso, è Matt Damon, che nel corso di un’intervista con Jay Leno ha spiegato che le scene in auto sono state girate “senza l’uso di CGI. Tutto è stato girato dal vero davanti alla macchina da presa“.

Un tecnico di effetti visivi, che ha preferito restare anonimo, ha raccontato a Defector che la verità era un’altra:

In realtà tutti noi abbiamo dovuto aggiungere un mucchio di digitale in quelle scene. Sul set si sono fatti il cu*o per girare il più possibile dal vivo, ma c’è sempre stato bisogno di aggiungere il nostro tocco. [Matt Damon] mi ha fatto pensare: “Bugiardo del caz*o! Non sai di cosa parli“.

Defector ha chiesto un commento agli agenti di Damon e a quelli del regista James Mangold, ma non ha ottenuto risposta.

Del film sono disponibili alcuni video di case di effetti visivi incentrate proprio sulle sequenze di Le Mans ’66 – La grande sfida, come potete vedere a seguire:

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