Durante la conferenza stampa di presentazione di Le Deuxieme Acte, film d’apertura del Festival di Cannes (LEGGI LA RECENSIONE), Léa Seydoux ha condiviso (via THR) i suoi pensieri sul movimento #MeToo. Ecco le sue parole:

Come attrice sono stata una persona molto fortunata. All’inizio della mia carriera ho lavorato con persone che mi rispettavano, più o meno. Alcune donne sono state davvero vittime. Ma nel mio caso, non posso paragonarmi a donne che hanno vissuto e sperimentato cose molto gravi.

La star in precedenza aveva parlato delle difficili condizioni affrontate sul set di La vita di Adele, pellicola vincitrice della Palma d’Oro nel 2013 che l’ha portata alla fama internazionale. Il regista Abdellatif Kechiche aveva richiesto 10 giorni di riprese per la scena di sesso lesbo e in generale oltre 100 ciak per ogni singolo passaggio. Riflettendo su cosa ora è cambiato, dichiara:

Quando sei una giovane attrice, è più difficile. Si è più vulnerabili. Quando si gira un film c’è un grande rispetto. Le persone tendono ad avere meno confidenza. Sento il cambiamento, anche nelle scene più intime, quando si gira un film. C’è più rispetto.

Trovate tutte le informazioni su Le Deuxieme Acte nella nostra scheda.

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FONTE: THR

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