Ci sono tutti gli autori di Monolith al momento di svelare le prime immagini nell’auditorium S. Girolamo di Lucca.

La Monolith è una macchina che Roberto Recchioni (autore per Bonelli e responsabile di Dylan Dog) ha concepito in ospedale, mentre non poteva far altro che guardare la televisione. Nelle sue parole ha “ricevuto” la storia, cioè l’idea gli è arrivata tutta insieme, dall’inizio, fino allo svolgimento e soprattutto al finale. Subito ha pensato che potesse essere qualcosa che travalicando i fumetti aveva le potenzialità di finire al cinema. E, molti colloqui e incontri dopo, così è stato.

Il concept è presto detto perché asciutto e minimale come quelli del cinema di genere di serie B. In un futuro molto prossimo un modello di auto promette la massima sicurezza. Costruita con materiali infrangibili, se attivata in modalità Vault diventa semplicemente impenetrabile, una cassaforte. La storia è quella di una mamma e un bambino di due anni in mezzo al deserto, sulla Monolith e di come la prima rimanga chiusa fuori mentre il secondo è dentro e debba riuscire a recuperarlo. Semplice e difficile al tempo stesso.

Perché se l’idea di partenza è indubbiamente appassionante, chi conosce il cinema sa che non è facile tenere sveglia l’attenzione su un concept così stringato.

Del progetto hanno fatto parte, oltre a Recchioni, anche il disegnatore LRNZ (Lorenzo Ceccotti) che la Monolith l’ha disegnata e poi realizzata effettivamente, bullone per bullone, “sapendo bene che ogni linea in più che disegnavo avrebbe comportato un aumento di budget” e Mauro Uzzeo, autore Bonelli fieramente non patentato “So bene quanto una macchina possa mettere paura”.

Il veicolo, che a Lucca era esposto in piazza, è dunque molto semplice, essenziale e minimale. Ma affascinante e le prime immagini puntano proprio su questo binomio. Abbiamo infatti visto un teaser fatto come una pubblicità che era davvero perfetto, tutto girato per essere rassicurante e promozionale, esplicativo e appealing ma nel finale condito con una nota di terrore, e poi una featurette con un po’ di immagini e backstage.

Il film è stato girato nel deserto americano con attori americani da Ivan Silvestrini e la storia scritta da Uzzeo ma non sarà l’unica. Monolith infatti arriverà al cinema e in edicola contemporaneamente nei primi mesi del 2016. Le storie saranno simili e diverse al tempo stesso, avranno le medesime basi ma non saranno esattamente identiche perché i mezzi sono diversi. A fare da distributore sarà Sky che con una certa fierezza ha annunciato la collaborazione con Bonelli.

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