Trasformare Bradley Cooper in Leonard Bernstein per Maestro ha significato ore e ore di lavoro per Kazu Hiro (esperto di trucco protesico) e la squadra.

Hiro, premio Oscar per il lavoro svolto su Gary Oldman, trasformato in Winston Churchill per L’ora più buia, ha raccontato al New York Film Festival (come riporta Entertainment Weekly) che per trasformare l’attore nella versione settantenne di Bernstein doveva arrivare sul set all’una di notte:

L’ultima fase, per cui veniva ricoperto praticamente ovunque tra corpo e braccia, necessitava di cinque ore. E per questo arrivavamo sul set all’una di notte. L’altra questione è che [Bradley] voleva il trucco pronto prima dell’arrivo della troupe, perciò aveva già l’aspetto di Lenny quando preparava le inquadrature e tutto il resto.

Ha poi aggiunto:

Più doveva apparire vecchio, più aggiungevamo elementi. Per la versione più giovane necessitava di naso, labbra, mento e parrucca. Dopo la terza fase servivano anche aggiunte al collo e alle guance.

Lunedì sera alla prima del film al NYFF erano presenti anche i figli di Bernstein, Jamie, Alexander e Nina, che si sono detti “meravigliati” quando hanno visto per la prima volta Cooper nei panni del loro padre.

Nina ha raccontato che a Cooper è stato offerto in dono la scatola dei medicinali appartenuta a suo padre e a Carey Mulligan l’accendino dorato di sua madre. I figli hanno inoltre permesso all’attore di girare alcune scene nella loro casa di campagna a Fairfield, nel Connecticut:

Per alcune scene ha indossato l’accappatoio [di nostro padre], mentre Carey ha indossato un abito che era di nostra madre.

Ecco anche un nuovo poster:

maestro-bradley-cooper-poster

Maestro, dopo il debutto in concorso alla 80esima edizione del Festival di Venezia, arriverà in un numero selezionato di cinema il 22 novembre negli Stati Uniti per poi approdare su Netflix il 20 dicembre. Trovate tutte le informazioni nella nostra scheda.

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