Il potere del cane, la pellicola di Jane Campion con Benedict Cumberbatch, Kirsten Dunst e Jesse Plemons sarà una delle grandi protagoniste della prossima notte degli Oscar considerata la pioggia di nomination ricevute, fra le quali quelle per la Miglior Regia, il Miglior Film e il Miglior attore protagonista.

Eppure, come abbiamo avuto modo di scoprire qualche giorno fa, fra gli estimatori della pellicola non possiamo annoverare Sam Elliottstar della serie tv 1883 e icona del genere Western che, ospite di Marc Maron al suo podcast, ha etichettato Il potere del cane come “robaccia” definendolo, sostanzialmente, un film western senza il western (ECCO TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE).

Interpellato in merito all’uscita del collega, Benedict Cumberbatch ha potuto controbattere alle critiche dalle pagine di Digital Spy:

Mi sto sforzando in maniera molto dura di non dire nulla circa una reazione molto strana che c’è stata l’altro giorno durante un podcast radiofonico. Senza stare a sollevare troppa polvere, qualcuno si è sentito offeso – non ho ascoltato quel podcast e sarebbe ingiusto da parte mia commentare i dettagli della cosa – per la maniera in cui è stato rappresentato il west. Queste persone esistono ancora al mondo d’oggi. A prescindere che siano sulla porta di casa, per strada o qualcuno che incontriamo al bar, al pub o al campetto, c’è aggressività, rabbia, frustrazione, incapacità di controllare e di sapere di chi sei in certi momenti, tanto che gente come quella causa dei danni tanto a sé stessa quanto a quelle che la circondano. Non c’è nulla di male nell’esplorare un personaggio per arrivare alle radici di un certo modo di fare. Qua c’è una causa di repressione molto specifica dovuta anche all’intolleranza per la vera identità che Phil non può abbracciare pienamente. E più esploriamo sotto al mantello della mascolinità tossica cercando di scoprire le sue radici, più possibilità abbiamo di affrontarla col piede giusto quando si presenta coi nostri figli.

Come avete potuto leggere voi stessi, il protagonista del Il potere del cane Benedict Cumberbatch, più che criticare apertamente le parole di Sam Elliott, che ha ammesso di non conoscere nel dettaglio, ha sottolineato l’importanza del dover raccontare delle storie capaci di esplorare il tema della mascolinità tossica in modo tale da saperla affrontare anche nella vita di tutti i giorni.

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