“Sicuramente risponderei al telefono” ha commentato l’attore. “Sarebbe da folli non rispondere. Anche se Zack mi chiamasse per chiedermi come va, il telefono sarebbe sempre pronto. Potrebbe anche chiedermi cose come: ‘Ehi, facciamo L’alba dei morti viventi 2, vorremo che interpretassi uno zombie’, e io risponderei: ‘Va bene tutto, qualunque cosa’“.
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Intanto Fisher ha diffuso su Twitter un estratto da una conversazione con uno dei responsabili dell’indagine su WarnerMedia nella quale viene lodato per la sua disponibilità a collaborare e per il rischio che corre.
“Spero che possa gettare luce sulla verità dell’indagine e sulla credibilità delle mie affermazioni contro il comportamento pericoloso di Walter Hamada” ha spiegato.
Le indagini, ricorderete, sono partite dopo che a luglio Ray Fisher ha accusato Joss Whedon di essersi comportato in maniera non professionale sul set nei confronti del cast e della troupe, senza che i produttori Geoff John e Jon Berg prendessero dei provvedimenti. Nel mese di agosto l’attore è entrato maggiormente nel dettaglio delle accuse, spiegando di essere stato convocato da John nel suo ufficio sminuendolo e minacciandolo di rovinare la sua carriera.
A novembre, Whedon ha abbandonato la serie The Nevers in sviluppo presso la HBO (una divisione WarnerMedia).
Più di recente, invece, l’attore si è scagliato anche contro Walter Hamada, che ha definito “pericoloso”.
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