Nel corso di un’intervista con il New York Times, Rupert Grint è tornato a parlare della fine della saga di Harry Potter e dei momenti in cui pensò seriamente di cambiare carriera, temendo di non farcela ad affermarsi come “attore adulto”.

Ecco un estratto dall’articolo:

Quando i film di Harry Potter giunsero a conclusione, Grint temeva di non potercela fare a diventare un attore adulto. Sapeva come interpretare Ron, la spalla ansiosa e coraggiosa di Harry, ma non sapeva come interpretare altri personaggi.

Pensai seriamente: ‘Troppo tardi per cambiare strada?’” ha ammesso.

Acquistò così un camioncino di gelati bianco e rosa che guidò fino a casa dei suoi genitori a Londra nord dopo l’ultimo giorno di riprese. Pensò brevemente all’idea che potesse essere quello il suo futuro.

Dopo un anno di pausa, ritentò con la recitazione. Aveva ricevuto molto materiale adiacente a Harry Potter – ruoli da spalla – ma lui puntava a ruoli più maturi e seri, più adulti. Accettò così di partecipare a un’opera teatrale di Jez Butterworth, godendosi la disciplina del teatro, e poi nella dramedy “Snatch”.

Grint di recente ha partecipato a progetti di tutto rispetto tra cui la serie tv di M. Night Shyamalan Servant e la serie Cabinet of Curiosities di Guillermo del Toro. Presto sarà nel nuovo film di Shyamalan.

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