Recentemente, alcuni scienziati hanno creato dei robot in grado di passare dallo stato solido a quello liquido, nonché saltare, arrampicarsi e persino colare fuori da una gabbia. Queste caratteristiche li avvicinano molto al mutaforma T-1000 apparso in Terminator 2 – Il giorno del giudizio (LEGGI LO SPECIALE), dove era interpretato da Robert Patrick.

Nel film di James Cameron, il personaggio è creato dall’antagonista principale della saga, Skynet, ed è composto da una lega mimetica di metallo liquido che gli permette di assumere la forma di altri oggetti o di persone.

I robot morbidi sono in genere molto più malleabili rispetto a quelli solidi, ma dall’altra parte non sono altrettanto forti e veloci. La novità è che ora un team internazionale di ingegneri ha sviluppato un materiale fatto di gallio e incorporato con minuscole microparticelle magnetiche. Questa “materia di transizione in fase magnetoattiva” (magnetoactive phase transitional matter, MPTM) combina in modo unico l’elevata resistenza meccanica, la capacità di carico e la velocità di locomozione della fase solida con “l’eccellente adattabilità morfologica (allungamento, scissione e fusione) della fase liquida“, secondo uno studio pubblicato mercoledì sulla rivista Matter.

Le macchine costruite dal team sono risultate in grado di rispondere ai campi magnetici grazie alle microparticelle presenti nel loro corpo. Posizionando i robot all’interno di un campo magnetico alternato, alcuni ricercatori in Cina li hanno fatti muovere e scaldare, fino a farli liquefare. Con questa tecnica, i ricercatori sono riusciti a far in modo che questi saldassero circuiti, prendessero la forma di una vite universale, rimuovessero oggetti da uno stomaco di un manichino e superassero percorsi a ostacoli.

Sono anche riusciti a creare un esemplare di LEGO in MPTM che si liquefa e si muove attraverso le sbarre di una gabbia. “È quasi simile a T-1000, nel senso che la statuetta si scioglie in una massa informe e viene risucchiata attraverso le sbarre della prigione“, commenta Carmel Majidi, autore principale del nuovo studio, aggiungendo che l’androide assassino di Terminator 2 è stato di ispirazione per il robot.

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FONTE: Vice

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