Prima di assumere le fattezze che conosciamo tanto bene, negli anni ’90 Shrek subì diversi rimaneggiamenti perché faticava a trovare una sua identità.
In alcuni dei piani iniziali Shrek doveva essere un ibrido di animazione e riprese dal vero, un misto di miniature e sfondi reali con personaggi inseriti in digitale e interpretati con la motion capture.
Nel 1997, dopo due anni di sviluppo, fu proiettato un test che poi Katzenberg definì “terribile, non era convincente, non era divertente e non ci piaceva” e la Dreamworks decise così di chiudere bottega e ripartire da zero chiedendo aiuto alla Pacific Data Images, che all’epoca era al lavoro su Z la formica, che diede alla pellicola l’aspetto definitivo e un’identità ben precisa.
Uno degli autori di quel test, Barry E. Jackson, ha da poco pubblicato un’animazione di prova inedita, che potete ammirare qui di seguito.
Su Instagram l’artista ha svelato ulteriori dettagli sul “test di Shrek a lungo perduto”, che è oggi finalmente disponibile. “Mi hanno licenziato per aver lavorato a questo progetto. Grazie, grazie infinite“.
Quando un utente gli ha chiesto i motivi del licenziamento, un altro è intervenuto per dire che che “a quanto pare Katzenburg [sic] odiava con tutto se stesso questo test, quindi forse è uno dei motivi“. Barry E. Jackson ci ha però tenuto a precisare: “Eppure ha approvato ogni singolo passaggio di questo test“.
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