In vista dell’arrivo in home video della nuova edizione in 4k di Titanic, James Cameron e il suo storico partner produttivo, Jon Landau, hanno rilasciato un’intervista al Los Angeles Times in cui hanno ricordato la realizzazione del kolossal con Leonardo DiCaprio e Kate Winslet uscito originariamente al cinema nel 1997.

Uno dei passaggi più interessanti dell’articolo, è quello dove James Cameron e Jon Landau ricordano la realizzazione di una replica del Titanic quasi a grandezza naturale, costruita in Messico, a Rosarito. Il papà di “Avatar” ha ammesso che oggi creerebbe il set in modo molto diverso, utilizzando pezzi più piccoli che estenderebbe poi tramite la CGI.

Ma al tempo Titanic era il film più costoso mai realizzato proprio per le sfide produttive richieste tanto dai set fisici, quanto dagli effetti speciali, fattori, questi, che spaventarono non poco le major finanziatrici della pellicola, la Paramount e la 20Th Century Fox. I due studi cinematografici andarono in panico più totale, cosa che Cameron commenta così:

Noi non ci siamo mai fatti prendere dal panico. Gli studios finanziatori sì. Il nostro compito è non cedere al panico.

Poi aggiunge:

C’erano centinaia di miglia di cavi, usammo tutte le luci Musco di Hollywood all’epoca. Era tutto fuori scala, era al di là di qualsiasi cosa potessimo immaginare se paragonato a quella che era la nostra esperienza precedente. All’epoca pensavamo “Wow, non c’è modo che questo film possa mai recuperare i soldi spesi. È semplicemente impossibile”. Beh, indovinate un po’!

Il filmmaker svela anche il peculiare trucco che, al tempo, adoperò per far sì che i set sembrassero più imponenti e risparmiare anche un discreto quantitativo di quattrini:

Abbiamo ingaggiato solo comparse di bassa statura, così il nostro set sembrava più grande. Chiunque fosse sopra il metro e settantadue non veniva scelto. È come se avessimo ottenuto un milione di dollari in più di valore dalla selezione del cast.

Poi, circa la decisione che le major avrebbero voluto prendere con la scena dell’affondamento del Titanic racconta:

Se gli studi avessero avuto modo, avrebbero tagliato l’intero affondamento della nave. La cosa più intelligente che abbiamo fatto è stata fare l’affondamento per ultimo. Non si è trattato di una strategia, semplicemente si affonda il set per ultimo perché altrimenti non appare più così bello la mattina successiva quando lo riporti a galla.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

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FONTE: LA Times

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