Arrivano alcuni sviluppi sulla causa intentata da Shosh e Yuval Yonay, eredi dello scrittore Ehud Yonay, autore dell’articolo di giornale che ispirò Top Gun di Tony Scott, contro la Paramount, accusata di aver completamente ignorato una richiesta di cessazione e di non aver provveduto quindi a “riacquisire i diritti cinematografici e ausiliari della storia di Yonay protetta da diritto d’autore prima del completamento e dell’uscita del sequel derivato del 2022“.

La Paramount, dal canto suo, aveva sostenuto di aver “completato a sufficienza” la lavorazione del seguito prima della data di scadenza appellandosi così all’eccezione su opere derivate. Ad agosto, poi, aveva presentato un’istanza per archiviare la causa sulla base del fatto che Top Gun: Maverick fosse un racconto fittizio che “non ha praticamente niente in comune con l’articolo in oggetto e che i fatti e le idee nell’articolo non possono essere protette da diritto d’autore”.

Nell’istanza si leggeva:

Piloti che amano volare, dediti a una causa e competitivi, sono menzionati nell’articolo, ma i querelanti non possono godere di monopolio su questi fatti solamente perché Yonay ne ha parlato in un suo articolo.

Come riporta Deadline, la richiesta è stata rifiutata sulla base del fatto che in queste fasi preliminari lo studio non è stato in grado di dimostrare che non ci sia stata violazione di diritto d’autore o di obblighi contrattuali.

Sebbene la Corte abbia rifiutato la richiesta di archiviazione in questa fase, continueremo a difenderci da questa causa con vigore e siamo certi che la prossima fase confermerà che le pretese non hanno alcun fondamento” ha commento un portavoce della Paramount.

Lo studio ha fino al 28 novembre per produrre una risposta formale.

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