A diversi mesi dall’accaduto, si torna a parlare del licenziamento di Victoria Alonso dai Marvel Studios, questa volta grazie al libro MCU: The Reign of Marvel Studios, che negli ultimi giorni è stato fonte di interessanti dettagli sul dietro le quinte dell’Universo Marvel.

Nel libro si legge come un anno prima della sua uscita di scena Alonso avesse infranto una delle regole di Kevin Feige:

Alonso aveva infranto una delle regole fondamentali di Feige: non esporti pubblicamente contro la compagnia.

Alonso lo aveva fatto dopo che Bob Chapek ad aprile 2022 non si schierò contro la legge Don’t Say Gay in Florida. La cosa, stando a Variety, indusse la Marvel a non coinvolgerla più nelle attività promozionali. Nel libro si legge anche come di tutta risposta Kevin Feige fosse infastidito dal suo atteggiamento:

Una fonte vicina sostiene che qualche mese dopo Feige disse ad Alonso che aveva superato i limiti della sua posizione e a quanto pare le disse di “tenere la testa bassa” e “darsi da fare”.

Ma non è tutto: come noto, Victoria Alonso si rifiutò di rimuovere i riferimenti al Pride in Ant-Man 3 per l’uscita in Kuwait, cosa che creò ulteriori tensioni:

A inizio 2023, Alonso si rifiutò di assecondare la richiesta dei Marvel Studios di rimuovere i simboli di pride LGBTQ da Quantumania per i mercati esteri. L’atmosfera allo studio era tesa: il reparto del “sì” aveva detto “no”. [Louis] D’Esposito chiese un intervento degli effetti visivi esterno, un atto che Alonsò considerò un tradimento.

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