Con l’uscita di The Flash si apre la stagione estiva della Warner Bros., che spera di capitalizzare su una robusta offerta cinematografica che include anche Barbie, Meg 2, Blue Beetle e The Nun, fino ad arrivare poi a un autunno/inverno nel quale usciranno Dune 2, Il colore viola e Wonka.

Ma in un lungo profilo su Variety, i due capi di Warner Bros. Michael De Luca e Pam Abdy riflettono sul futuro e su una direzione precisa che vuole prendere lo studio, dopo le difficoltà della pandemia, l’ingresso di Discovery e la trasformazione della compagnia controllante in Warner Bros. Discovery, e la forte discontinuità con il “regno” di Jason Kilar. Una strategia basata, a quanto pare, su due colonne portanti: i franchise e i talent.

Quando l’anno scorso David Zaslav ha chiamato De Luca e Abdy dalla MGM a guidare lo studio, sostituendo Toby Emmerich, lo ha fatto sapendo bene il rispetto che i due hanno da parte di moltissimi talent a Hollywood. Nell’articolo si citano le parole nientemeno che di Todd Phillips (che sta realizzando Joker 2) a riguardo:

Lavoro con la Warner Bros. da tanto tempo, perché è il miglior studio per un regista. Ma negli ultimi anni, è come se avesse perso la via. Per me, Mike e Pam sono un segnale che tutti alla Warner Bros. sono tornati in carreggiata. Hanno un profondo rispetto per ciò che facciamo.

Anche Greta Gerwig, che ha diretto Barbie con un budget da 100 milioni di dollari (cui ha dato il via libera la precedente gestione), ha solo buone parole per De Luca e Abdy:

Non ho mai diretto un film estivo. Solitamente, i miei film vengono proposti in un paio di festival nella speranza che qualcuno li compri. Ma qui ho trovato un team unito desideroso di realizzare dei bei film. Era come avere dei nonni dalla mia parte!

Nonostante i tagli ai costi, sono otto i film cui la coppia ha dato il via libera finora, tra cui Minecraft con Jason Momoa, il sequel di Beetlejuice, un thriller con Angelina Jolie e Halle Berry, l’adattamento del romanzo thriller Drowning, il prossimo film di Zach Cregger (Barbarian) e il primo film di Ishana Shyamalan. Hanno poi cementato i rapporti con alcuni dei talenti più gettonati, siglando accordi pluriennali con M. Night Shyamalan, Matt Reeves e Baz Luhrmann, che produrranno e dirigeranno pellicole per lo studio. E secondo quanto riferisce Variety, Pam Abdy sta cercando in tutti i modi di assicurarsi il prossimo film di Iñárritu (lavorò con lui alla New Regency).

Il capitolo Christopher Nolan

C’è poi il capitolo Christopher Nolan: il regista ha detto addio alla Warner Bros. quando Jason Kilar ha annunciato il famigerato project pop-corn, secondo cui tutti i film del 2021 sarebbero usciti in contemporanea al cinema e in streaming. La Universal Pictures, lo studio che più di tutti punta sul rapporto con i registi, ha quindi approfittato dell’occasione per siglare un accordo per la distribuzione di Oppenheimer, che uscirà al cinema nello stesso weekend di Barbie.

Chiaramente Abdy e De Luca hanno una missione da compiere: convincere Nolan a tornare alla Warner Bros. Si tratta di un’impresa titanica, ma se riuscissero a far tornare la gallina dalle uova d’oro allo studio potrebbero considerare rinnovato per lungo tempo il loro contratto con Zaslav. A riguardo, De Luca ha confessato: “Speriamo di riuscire a riportare indietro Nolan. Penso che possa succedere”. In questo senso, Variety cita fonti legate a Nolan e spiega che negli ultimi mesi il regista ha ricevuto royalties a sette cifre per Tenet, e che ha svolto parte della post-produzione di Oppenheimer negli studi Warner (il che non significa nulla, ovviamente, finché a un certo punto non significherà… qualcosa).

Il Signore degli Anelli

Tra le grandi proprietà intellettuali della Warner, inevitabile citare Harry Potter e Il Signore degli Anelli. Il primo franchise verrà dirottato sullo streaming, con una serie tv attualmente in sviluppo, mentre sul secondo non si sa ancora nulla se non che lo studio ha siglato un accordo con Embracer Group per produrre “nuovi film”. Nell’articolo di Variety si cita il fatto che Abdy e De Luca sono stati in Nuova Zelanda e hanno incontrato Peter Jackson per “ristabilire i legami tra lo studio e il regista originale del franchise”. Sappiamo che questi nuovi film saranno verosimilmente spin-off incentrati su personaggi della saga, e sembra sempre più probabile un coinvolgimento di Peter Jackson almeno sul piano produttivo.

Don’t Worry Darling

De Luca e Abdy hanno dato il via alla loro nuova carica con un mezzo disastro sul fronte delle public relations: il lancio di Don’t Worry Darling al Festival di Venezia. Più che parlare del film, si parlò della faida tra la regista Olivia Wilde e la protagonista Florence Pugh. De Luca si limita a commentare così quanto successo:

È stato un uragano PR. Ho trovato la vicenda un po’ sessista: se un regista uomo avesse avuto una storia con qualcuno del proprio cast, cosa sarebbe successo? Succede in continuazione, e non interessa a nessuno…

Fonte: Variety

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