GQ ha dedicato un profilo a Will Smith che, attualmente, si trova nel bel mezzo della produzione di Emancipation, nuovo film di Antoine Fuqua targato Apple Studios.

La storia della pellicola è quella della fuga di Gordon, noto anche come Peter il fustigato, un militare statunitense che riuscì ad abbandonare la sua vita di schiavo fuggendo da una piantagione in Louisiana nel 1863 e raggiungendo un accampamento dell’Unione a Baton Rouge, dove si arruolò.

Una foto che ritraeva la sua schiena piena di cicatrici (“the scourged back“) divenne particolarmente celebre dopo esser stata pubblicata dall’Independent nel maggio del 1863: fu il simbolo della barbarie dello schiavismo americano.

E dalle pagine del magazine, Will Smith ha spiegato proprio perché, per lungo tempo, abbia voluto evitare d’interpretare parti come questa:

Ho sempre cercato di evitare di fare film sulla schiavitù. Per lo meno all’inizio della mia carriera, non volevo mostrare le persone nere da quel punto di vista. Volevo essere un supereroe. Volevo rappresentare l’eccellenza nera di fianco alle mie controparti bianche. Volevo interpretare i ruoli che avrebbero potuto dare a Tom Cruise. Il primo che ho tenuto in considerazione fu Django Unchained. Ma non volevo partecipare a un film sulla schiavitù che parlasse di vendetta.

Poi, parlando del perché abbia scelto Emancipation, Will Smith aggiunge:

Questo parla dell’amore e del potere dell’amore nero. Qualcosa con cui potevo mettermi in relazione. Stiamo facendo un film che racconta una storia su come l’amore nero ci renda invincibili.

Django Unchained di Quentin Tarantino è uscito nei cinema italiani il 17 gennaio del 2013.

Questa la sinossi:

Django è uno schiavo che viene liberato dai suoi padroni grazie al dottor King Schultz, un dentista tedesco diventato un cacciatore di taglie. Schultz è a caccia dei criminali più ricercati del Sud e decide di svolgere questo compito con Django al suo fianco. Dopo aver imparato tutti i segreti della caccia, Django decide che è giunto il momento di ritrovare e liberare sua moglie Broomhilda, che non vede più da quando era stata venduta al mercato degli schiavi molto tempo prima. Aiutato anche da Schultz, l’uomo riesce a rintracciare la moglie che si trova a Candyland, una famigerata piantagione gestita da Calvin Candie. Django dovrà quindi vedersela con Calvin e la sua banda di schiavisti senza scrupoli per liberare l’amata.

Cosa ne pensate delle parole di Will Smith? Ditecelo nei commenti!

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