La Disney sta celebrando i 100 anni di vita e i registi (Chris Buck e Fawn Veerasunthorn) e i produttori (Peter Del Vecho e Juan Pablo Reyes Lancaster Jones) del prossimo classico d’animazione della Casa di Topolino, Wish, hanno potuto parlare, nel corso di un’intervista con ComicBook, di quello che si aspettano dai prossimi 100 anni di attività della major. Insieme a loro c’è anche Jennifer Lee, Chief Creative Officer di Walt Disney Animation Studios.

È proprio dalla risposta data da Lee alla domanda “Cosa ti aspetti dai prossimi 100 anni della Disney?” che partiamo:

Oh, accidenti, mi aspetto così tante cose. Sai cosa amo? Che al posto della “mamma morta”, la mamma è la protagonista. Ci piace scherzarci su, anche sull’innocenza del perché così tante volte i personaggi non avevano la mamma intorno. Ed è come se tutti sapessero che le mamme risolvono tutti i problemi. Amo le mamme. E quindi mi piacerebbe un film che affronti questo in modo meraviglioso e lo celebri in un modo che si relazioni a tutte le età. Ci sono così tante opportunità divertenti, penso… ma quella è stata la prima che mi è venuta in mente.

Del Vecho aggiunge:

L’immaginazione di Disney è senza limiti. Posso dire che, come studio, siamo veramente cresciuti. Siamo diventati più diversificati che mai, e penso che questo stia davvero sollevando le storie che stiamo raccontando e quelle che racconteremo in futuro.

Lancaster Jones si dice d’accordo:

Sì, sono d’accordo. Intendo diversità, ma in ogni modo possibile. Penso che qualcosa di bello in Wish sia quell’interazione tra le diverse generazioni come si vede anche con Chris e Fawn e come non sia solo una prospettiva. Lavoriamo come una comunità e vediamo tutte queste prospettive, punti di vista diversi farsi strada in un modo o nell’altro in un film.

Sulla magia Disney che cattura l’attenzione di ogni età, Jennifer Lee dice:

È divertente. Walt diceva sempre che bisogna “connettersi con il bambino dentro di noi”, ma penso che alcune persone fraintendano questo concetto sminuendolo, come se si trattasse d’innocenza o qualcosa che ha a che fare coi giocattoli. E non penso sia quello che significa,. Penso che lui intendesse connettersi con quella parte di noi stessi che è ancora capace di meravigliarsi, che vede le possibilità, che non si arrende, che ha un modo di guardare il mondo e vedere il mondo nel suo modo migliore. Ma penso anche che intendesse connettersi con le favole, è lì che lui ha iniziato il suo tipico modo di raccontare storie. Le favole sono create per aiutarci a far fronte alla vita. Non sono solo una storia fine a sé stessa. E quindi usando il modello della favola, per me, ci sono momenti diversi nella vita in cui abbiamo bisogno di quel supporto.

In Wish, la brillante sognatrice Asha esprime un desiderio così potente che viene accolto da una forza cosmica, una piccola sfera di sconfinata energia chiamata Star. Insieme, Asha e Star affrontano un nemico formidabile – il sovrano di Rosas, Re Magnifico – per salvare la sua comunità e dimostrare che quando la volontà di un umano coraggioso si unisce alla magia delle stelle, possono accadere cose meravigliose.

La pellicola sarà al cinema il 21 dicembre.

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FONTE: ComicBook

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