Yorgos Lanthimos e Ari Aster si sono incontrati di fronte ai microfoni di Variety nella celebre rubrica Directors on Directors. I due registi hanno parlato dei rispettivi film, Povere creature e Beau ha paura, due opere per certi versi simili. Sono molto personali ed entrambi hanno puntato molto sulla sperimentazione narrativa e visiva. Hanno trame difficili da raccontare (soprattutto il secondo) e una personalità che non si dimentica. Proprio l’ispirazione è stata il tema al centro del dialogo dei due

Povere creature è tratto dal libro di Alasdair Gray, non certo un romanzo popolare prima dell’adattamento cinematografico. Aster, incuriosito, ha chiesto al collega come l’abbia scoperto. Lanthimos ha incontrato la storia di Povere creature nel 2011 quando la sua carriera si stava spostando verso le produzioni in inglese. Leggeva molti libri e gli capita tra le mani quello di Alasdair Gray. I due si incontrarono poi a Glasgow e parlarono a lungo visitando la città. Ebbe la sua benedizione per fare il film che andò però in stallo per essere realizzato solo anni dopo. Lo scrittore, morto nel 2019, non ha potuto vederne l’esito. 

Anche la realizzazione di Beau ha paura ha richiesto molto tempo. La prima sceneggiatura risale a 10 anni fa, poi riscritta nel 2019. Doveva essere il suo primo film ma, ingenuamente, aveva sottostimato gli alti costi di realizzazione. Solo dopo aver raccolto un bel po’ di credito critico e di pubblico si è imbarcato nell’impresa di realizzare le sue idee con un budget adeguato. 

beau ha paura joaquin phoenix

Convincere Joaquin Phoenix

Per convincere Joaquin Phoenix a recitare in Beau a paura, Ari Aster ha dovuto affrontare una quindicina di conversazioni con lui per rispondere alla domanda che gli ha posto dopo aver letto lo script: “Perché dovrei farlo?”. Dal momento che seleziona con molta cura i progetti (tra i molti che riceve) ha sommerso di domande il regista. La cosa è piaciuta ad Aster, tanto che il prossimo film avrà ancora Phoenix nel cast. 

Aster e Lanthimos condividono l’aver fatto il rispettivo film più grande fino ad ora in termini di budget. Il mondo di Povere creature, ha spiegato Lanthimos, riflette il modo in cui Bella Baxter guarda la realtà. Perciò non poteva essere totalmente realistico. La scenografia doveva però mantenere anche un forte aspetto tattile, come se gli oggetti fossero realmente fatti a mano. Per idearlo ha tenuto come bussola il cinema di Fellini e Powell e Pressburger.

Le ispirazioni di Yorgos Lanthimos 

Marcato stretto da Ari Aster, Yorgos Lanthimos ha svelato le sue ispirazioni e gli autori con cui è cresciuto. Diversamente da quanto ci si aspetterebbe negli incontri istituzionali di questo tipo e da autori appartenenti ad un cinema di ricerca considerato “alto”, i suoi riferimenti sono squisitamente popolari.

Non sono cresciuto con i registi che ammiro oggi. Quando ero molto giovane amavo i film di Bruce Lee. Ricordi quelli divertenti western con Bud Spencer e Terence Hill? Questi sono i film con cui sono cresciuto. Ovviamente c’era poi Lo squalo e Rocky. Non ero un ragazzino intellettuale. Poi sono andato alla scuola di cinema e ho potuto imparare di più. La cosa divertente è che, di alcuni dei miei registi preferiti, non ne vedi per forza l’influenza. Ma ovviamente c’è molto altro a livello subconscio. John Cassavetes, Robert Bresson, sono così diversi l’un l’altro che è difficile immaginare immaginare la combinazione dei due. 

Quanto attendete Povere creature? Scrivetecelo nei commenti!

Fonte: Variety

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