È con un tripudio che vengono accolte Margherita Buy e Maria Sole Tognazzi alla serata in onore del loro film, Io e lei, al Terra di Siena Film Festival. La regista è molto legata sia alla manifestazione che la ospitò diversi anni fa, che alla regione nella quale ha girato alcune delle scene d’hotel del suo penultimo film, Viaggio Sola. Non è quindi un caso che abbia scelto proprio questa manifestazione per la sua prima proiezione pubblica del film.

In una sala gremita sia dentro (posti in piedi) che fuori (di persone che non sono riuscite ad entrare), si è svolta una proiezione entusiasta riassumibile in una delle frasi strappate a Maria Sole Tognazzi prima dell’inizio del film.

Ci auguriamo di dare una mano ed aiutare le persone. Mi piacerebbe riuscire a fare in modo che questo paese che vive di troppe discriminazioni capisca che tutte le storie d’amore hanno bisogno di essere tutelate

Continui a lavorare con Margherita Buy, è stato un caso dovuto alla storia o il contrario?

Maria Sole Tognazzi: “Il contrario. Mi ero trovata così bene nel precedente film che volevo tornare a lavorare con lei ed è nato tutto così. Lei mi ha detto di sì, Sabrina mi ha detto di sì e solo allora ho cominciato a scrivere la storia

Questo è apertamente un film di sentimenti e non di sesso, di amore di testa e non di fisico, come mai questa scelta?

MST: “Si, so che già qualcuno ha avuto da ridire su questo. Il film racconta una relazione di due donne che stanno insieme da più di 5 anni, quindi racconta un’altra fase, beato chi ha una vita sessuale altissima sempre! Io e lei si sofferma più su altre cose, sulla complicità e sull’intimità, inoltre racconta un momento di crisi, quindi non mi interessava la sessualità ma l’intimità e le altre sfumature

Ad ogni modo c’è stato anche un necessario lavoro di contatto e corpi tre le attrici immagino?

Margherita Buy: “Di certo era necessario mostrare una dimestichezza con un corpo femminile, ed è questo che abbiamo fatto con Sabrina. Devo dire è stato più semplice di quel che pensassi, anche più semplice di quanto lo sia stato con altri partner maschili…

MST: “Ecco questa è la grande novità! Ha preferito baciare una donna che un uomo, forse chi lo sa… meno barba…

Senza fare discorsi sulla società il film però sottolinea come, anche all’interno delle coppie gay, possa esserci paura e pregiudizio verso l’omosessualità

MST: “Io e lei è stato paragonato a I ragazzi stanno bene che è un film che ho amato molto, lì le protagoniste (americane) addirittura hanno una famiglia ma il nostro paese anche grazie al Vaticano è un paese non solo arretrato politicamente ma ha la paura del giudizio, perché veniamo da un’altra educazione. Per questo credo che molte donne e uomini nascondano l’omosessualità solo per non essere giudicati. Da noi è faticoso non subire il giudizio

Il cinema italiano ultimamente affronta molto il tema dell’omosessualità, sia in chiave drammatica che di commedia, ma quasi mai vediamo lesbiche. Come mai?

MST: “È una domanda che mi sono fatta anche io, mi sono chiesta perché non ci siano storie d’amore moderne tra due donne oggi, c’è stato Viola di mare ma non era ambientato nel presente. Mi sono chiesta perché nessuno racconti l’amore lesbico moderno ed è stato uno dei motivi per i quali ho fatto il film. Credo che in generale anche all’estero l’omosessualità femminile sia poco raccontata. Buon per me che sono tra le prime

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