Aladdin
di Guy Ritchie
22 maggio 2019
Come tutti i recenti remake in live action dei classici Disney, anche Aladdin non può smarcarsi dal confronto con l’originale. Non può perché non vuole. Come La Bella e la Bestia – ma più riuscito – fonda interamente se stesso sul gioco tra la riproposizione fedele di scene famose e le piccole grandi modifiche in sceneggiatura che fanno la differenza. Più del genio interpretato da Will Smith, è il film stesso allora a infrangere la quarta parete per rivolgersi direttamente al pubblico che conosce a memoria il film del 1992, sottolineando i passaggi identici e giocando sulle invenzioni che prendono in contropiede. Guy Ritchie allora emerge a tratti, in un film che pur tra varie incertezze riesce a raccontarci una storia d’amore che funziona tra due protagonisti ben caratterizzati.
In questo senso è un’operazione molto più riuscita e viva rispetto alla spenta versione live action della Bella e la Bestia in cui ogni svolta romantica appariva come un atto dovuto. Qui, inv...
La recensione di Aladdin di Guy Ritchie, il remake in live action del classico d'animazione Disney uscito nel 1992
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