Che The Artist fosse un film rischioso, fin dalle premesse, era sotto gli occhi di tutti.

Non soltanto perché nel 2011 è difficilissimo proporre al pubblico una pellicola muta in bianco e nero (e prima ancora trovare un produttore disposto a finanziarla), ma anche e soprattutto perché rifacendosi a un modello come quello del cinema anni '20, il rischio di cadere nella parodia involontaria o nell'esercizio di stile è dietro l'angolo.

Invece, il regista francese Michel Hazanavicius riesce nell'impresa di fondere tradizione e originalità, comicità e melodramma in un film muto assolutamente brillante. Alla base ci sono una volontà di osare e una ricchezza di idee che oggi forse solo il cinema francese ci offre, ma soprattutto c'è la mano esperta di un regista che conosce perfettamente il proprio mestiere.

E così, la mancanza di dialoghi non è un semplice artificio stilistico per rifarsi al cinema pre...