Bruised – Lottare per vivere, la recensione

È davvero facile riconoscere i modelli su cui è stato creato Bruised, operazione filmica più che film in sé, progetto di riqualificazione della sua star/regista Halle Berry più che storia veramente sentita. C’è ovviamente Rocky, fortissimamente Rocky sempre e solo Rocky dietro questo film, con qualche furto al miglior interprete moderno della struttura del film di Stallone, cioè è Warrior, e una fusione molto poco curata e molto generica con i film da “genitore indigente in lotta per un domani migliore con figlio a carico” stile La ricerca della felicità.

Bruised è un film concepito in un laboratorio mescolando provette e facendo calcoli: Rocky a sessi invertiti, con un figlio al posto di Adriana e l’MMA al posto della boxe.

L’obiettivo di riabilitare l’immagine di Halle Berry come attrice protagonista, di riposizionarla nel massimo del cinema d’autore che Hollywood può concepire (un film indie pensato su una struttura molto nota), è ev...