Come ti ammazzo il bodyguard 2, la recensione

Di tutta la robaccia para-cinese che Hollywood sforna ad intervalli regolari da dieci anni a questa parte Come ti ammazzo il bodyguard è forse tra i peggiori esempi (sempre dietro alla serie Now You See Me, imbattibile). Sarebbe action comedy ma non nella chiave classica statunitense, più in quella per l’appunto asiatica, in cui gli umani sono avvicinati ai cartoni animati, la trama è asciugata al limite del folle (qui un miliardario greco vuole mettere in ginocchio l’Europa con i suoi hacker) e la leva dell’azione è tirata fino al massimo della potenzialità facendo bene attenzione anche a raggiungere il minimo della coerenza. Significa spari, botti, esplosioni e calci in faccia che avvengono a ripetizione senza che nessuno conti. Come nel wall of sound di Phil Spector i singoli elementi sono sviliti nella loro importanza perché contribuiscono ad un unico grande suono, quello delle risate e delle esplosioni. Anche per questo però è necessar...