La recensione di Ero in guerra ma non lo sapevo, dal 24 gennaio al cinema

Il merito maggiore di Ero in guerra ma non lo sapevo è (probabilmente) involontario. A lungo durante il film ci si chiede quale sia il punto di questa storia, quale la vera angolazione, quale il racconto delle forze in campo in un film che non nasconde mai di fare cinema d’impegno civile. La storia è vera, quella dell’omicidio Torreggiani ad opera del PAC (Proletari Armati per il Comunismo) guidato da Cesare Battisti, lo viviamo dal punto della vittima, vediamo la vita che faceva, le idee che lo muovevano, la fierezza del suo ideale libertario e della sua etica del lavoro e come queste siano state fiaccate dalle minacce e poi dalla scorta fino all’inevitabile. Sembra di capire però che più di una spinta ideologica diversa (o almeno, leggermente diversa) all’interno della produzione hanno creato un film con più di una direzione.

Non è infatti difficile immaginare che Ero in guerra ma non lo sapevo nasca e sia dal...