La recensione di Fire Of Love, il documentario in uscita il 25 agosto

In teoria questo è un documentario convenzionale. Un documentario su Katia e Maurice Kraft, vulcanologi diventati famosi negli anni ‘70, che sembrano usciti da Le avventure acquatiche di Steve Zissou. Viene ricostruita la loro carriera, le loro imprese e il loro modo di relazionarsi ai media. Nella pratica non c’è niente di normale in quello che vediamo. Perché i due sono una coppia che visivamente si presenta come la rappresentazione stereotipata degli zii senza figli, un po’ fuori dal tempo, un po’ demodé, di certo molto nerd, solo che vanno nelle bocche dei vulcani mentre eruttano, remano con un canottino su laghi di liquidi tossici, camminano con le ciabatte a lato dei rivoli di lava, si bardano come l’alieno di Ultimatum alla Terra per avvicinarsi alla bocca del Vulcano mentre erutta. E filmano tutto.

Non lo fanno per spirito di conquista o autolesionismo, lo fanno per sete scientifica, per la scoperta e la cat...