La recensione di Grazie. E scusa., disponibile su Netflix dal 26 dicembre

Sara (Sanna Sundqvist) ha un figlio piccolo e sta per partorirne un altro, ma l’improvvisa morte del marito rimette in discussione tutta la sua vita. Il suo futuro e il suo presente, nella forma di un’angoscia che la paralizza (si chiede se riuscirà a dare un’infanzia felice ai suoi figli) si risolveranno solamente affrontando il passato: sarà infatti il ritorno di Linda (Charlotta Björck), la sorella con cui non parla da una vita, a sciogliere le sue paure attraverso uno scambio umano che aiuterà entrambe.

Per quanto le dinamiche e la storia che racconta Grazie. E scusa. siano estremamente drammatiche, quello di Lisa Aschan è un film che affronta il dolore e difficili rapporti famigliari con una leggerezza a tratti commovente, grazie alla scelta di certe situazioni e alla scrittura di dialoghi che nella loro semplicità raccontano con efficacia lo strano rapporto tra queste due sorelle.

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