I franchise moderni, quando procedono avanti nel tempo (cioè quando non sono prequel) funzionano per accumulo di gruppi che somigliano a famiglie. Un accumulo che prevede che i villain, finito il film, siano fatti entrare nella famiglia per arricchirla. Il modello aureo (per quanto non il primo a farlo) è Fast & Furious e Hotel Transylvania non funziona troppo diversamente: ogni capitolo introduce nuovi personaggi siano o no villain, così che quello successivo tenga conto della famiglia allargata. Tutta l’introduzione di questo quarto film della serie serve a ri-presentare i personaggi, introdurne la presenza o anche solo confermarne l’esistenza (alcuni non avranno nessuna economia nel film). La creazione di una mitologia ampia passa anche da qui, volontariamente o meno, da una squadra di personaggi.
Non che questo quarto Hotel Transylvania faccia granché per sfruttarli però. Pi...
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