Per un nolaniano di ferro come il sottoscritto, partire non dico prevenuto, ma almeno diffidente nei confronti di un film di Christopher Nolan è alquanto strano.

Inutile nascondere il fatto che il filmmaker britannico sia uno dei miei preferiti – e da tempi di certo non sospetti – fra quelli attualmente in circolazione. Poco consono dichiararlo nell’esordio di una recensione? Non penso. D’altronde anche chi fa il mio lavoro ha degli autori più apprezzati rispetto ad altri, è umano e fisiologico, mentre per quanto riguarda il resto l’importante è mantenersi onesti nell’attimo in cui ci si accosta alla pellicola specifica in esame.

Bene, che Nolan abbia dimostrato più e più volte di essere “il ragazzo più intelligente in circolazione” lo sappiamo tutti. E forse è proprio questo suo atteggiamento cinematografico cervellotico, da primo della classe che lo rende inviso ai suoi detrattori. Se non fosse per la sua presenza così tipicamente briti...