Questo film è un evento. Pensate quello che volete di Gabriele Muccino, ma il fatto di girare una pellicola importante a Hollywood con la star di maggiore successo degli ultimi 10-15 anni, è notevole. D’altronde, si tratta di un risultato che (a mia memoria) nessun altro regista italiano ha mai raggiunto (anche perché magari non erano così interessati), che si parli di Fellini, Rossellini, Visconti o Bertolucci. Al massimo, potremmo considerare C’era una volta in America un precedente, ma in quel caso si trattava più di un film d’autore a grosso budget che una pellicola commerciale e poi buona parte delle riprese avvenne fuori dagli Stati Uniti.
Insomma, Gabriele Muccino ha ottenuto un risultato storico con La ricerca della felicità. Questo non significa che bisogna parlarne bene a priori e farsi trascinare dal ‘tifo’, ma sicuramente certi snob che non l’hanno mai amato (criticandolo anche eccessivamente e ta...
Inizio anni ottanta. Chris Gardner viene abbandonato dalla moglie e deve crescere suo figlio da solo, mentre sta facendo pratica senza stipendio in uno studio finanziario. Il film di Muccino è interessante, ma è troppo incentrato su Will Smith e suo figlio…
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