“Voi uomini l'avete distrutta! Maledetti per l'eternità, tutti!!" esclamava Taylor sul finire di Il pianeta delle scimmie riferendosi all'amata Terra poco dopo avere compreso che tutta la sua avventura, la prigionia e la fuga, non erano stato altro se non un viaggio in un futuro ormai improcrastinabile.

Scimmie intelligenti, cacciatrici, con il dono della parola e umani ormai ridotti in schiavitù, vittime di caccia ed esperimenti spesso neanche capaci di avere una propria lingua: come si è potuti arrivare alla situazione raccontata per prima da Franklin J.Shaffner nel 1968, a cui poi seguirono ben quattro sequel (uno per anno dal '70 al 1973), una serie tv (nel '74) e un anonimo remake firmato da Tim Burton nel 2001?

L'alba del pianeta delle scimmie azzera molte di queste domande, ma di certo non è un prequel in senso stretto, come per esempio la seconda trilogia di Guerre Stellari. Dove lì ogni elemento citato &ldq...