La recensione di Per lanciarsi dalle stelle, disponibile su Netflix dal 5 ottobre

Ci voleva davvero che qualcuno mettesse insieme Andrea Jublin e Alice Urciuolo. Il primo aveva avuto un esordio che dire sorprendente è poco (Banana, 7 lontani anni fa), il più classico dei coming of age italiani ma (assurdo a dirsi, lo sappiamo) fatto bene; la seconda è emersa raccontando esseri umani di qualche anno più grandi, cioè scrivendo alcune stagioni di Skam Italia e ora Prisma. Adesso entrambi si sono mossi più avanti di un po’ e in Per Lanciarsi dalle stelle la protagonista (come nel romanzo da cui tutto è tratto) è nella fase della vita in cui si cerca un lavoro, una stabilità, un senso ma ha dei problemi da adolescente e dovrà sbloccarsi, compiere un passo in avanti e cambiare, come in un coming of age. Tutto patrocinato da Netflix che al momento è il più grande committente di storie di ragazzi in Italia.

Nonostante la vicenda (quella del romanzo di Chiara Parenti) non sia proprio delle più...