L’apparenza delle cose, la recensione

È molto confuso nelle intenzioni e piuttosto sgraziato anche nella forma L’apparenza delle cose, dramma thriller/horror scritto e diretto dai due coniugi Shari Springer Berman e Robert Pulcini. 

Per prima cosa, il film è evidentemente incapace di costruirsi una propria atmosfera generale, di trovare un tono preciso che sottenda alla storia. Si parte con le premesse di un horror, poi si passa a lunghe sequenze di dramma familiare, una spruzzata di paranormale per poi chiudere con il procedural che vuole essere politico. Non che queste cose non si possano mettere insieme in un film, ma per quanto riguarda L’apparenza delle cose l’impressione è proprio quella di assistere a una serie di episodi legati insieme col fil di ferro, a frammenti di una storia priva di capacità riflessiva, diretti a sentimento e fotografati in modo altrettanto approssimativo.

Il film è la storia di Catherine (Amanda Seyfried) e George (James Norton), una giovane coppia sposat...