La recensione di Les Miens, presentato in concorso al Festival di Venezia

L’idea di Les Miens è semplicissima: raccontare i drammi quotidiani di una famiglia ordinaria attraverso un evento cardine che rimescola le carte in tavola. Scritto come una storia corale dai toni leggeri – sia in dramma che in commedia – Les Miens di Roschdy Zem trova però nel rapporto tra due fratelli il suo focus narrativo, creando con leggerezza disimpegnata un feel good movie dal buon sapore.

Vicino al cinema di Louis Garrel (si pensi a L’innocent, dove c’è Roschdy Zem stesso), Les Miens usa infatti una svolta tragicomica per attivare una serie di conseguenze inaspettate, per cui le reazioni di personaggi a tale evento ne rivelano caratteristiche apparentemente nascoste. L’evento in questione è la caduta di Moussa (Sami Bouajila) durante una festa che ne causa un forte trauma cranico. All’interno della famiglia Moussa è sempre stato il fratello buono, paziente, soprattutto nei confronti di Ryad ...