C’è troppa poca solidità nel modo in cui Maschile singolare, film di educazione sentimentale/coming of age diretto da Matteo Pilati e Alessandro Guida, racconta una storia di crescita in bilico tra passioni – quella per la pasticceria – e relazioni. Sebbene infatti le tappe del film sentimentale ci siano tutte, tra errori iniziali, ripensamenti e prese di coscienza (e siano tutte abbastanza verosimili), il ricercato realismo si adagia nel lungo termine in un’andamento narrativo svogliato, ripetitivo. Non mettendo abbastanza a fuoco conflitti e decisioni e non approfondendo mai davvero l’interiorità del suo protagonista (né, un minimo, quella dei comprimari), Maschile singolare non riesce allora a comunicare quale sia il valore delle sue scelte, quali siano il peso e l’importanza di ciò che viene raccontato.

Scritto da Giuseppe Paternò Raddusa insieme ai due registi, Maschile singolare è la storia di Antonio (Giancarlo Commare), un ragazzo che dopo una storia di dodici anni ...