La recensione di Il mio amico Tempesta, in uscita al cinema il 14 settembre

Dalla fabbrica di film francesi con animali e Melanie Laurent esce questa settimana Il mio amico Tempesta. Non si tratta del medesimo team creativo di Mia e il leone bianco però e le altre coproduzioni europee che in questi anni hanno imposto il genere al botteghino, e sì vede. Il mio amico Tempesta si promuove come un film di amore e sentimenti tra una ragazza e un cavallo ma in realtà è tutt’altro, è un film sportivo (sull’ippica) a cui piace moltissimo flirtare con l’immaginario narrativo a tinte forti e melò della narrativa più becera. Sarebbe stupendo se lo facesse con la capacità di trasformare la materia bassa in materia alta, cioè se non usasse le sue tragedie per coinvolgere forzatamente e con modi spicci gli spettatori, ma per creare un senso maggiore. Peccato non sia così.

Il mio amico Tempesta racconta di una famiglia che gestisce cavalli, il cui padre è un fantino che poi con quei cavalli gareggia...