Per il suo esordio nella regia la più grande star del mondo della sceneggiatura americana contemporanea, Aaron Sorkin, ha scelto di adattare il libro di Molly Bloom, organizzatrice di partite di poker tra miliardari, imprenditrice americana sui generis e ai limiti del legale, che proprio con la legge ha avuto diversi guai. Il film racconta questo, in cosa consistesse il suo lavoro e che guai le abbia provocato, ma l’obiettivo è solo uno: raccontare con che piglio l’abbia fatto. Nella determinazione, nella foga agonistica di questa ex sportiva e nel passo nervoso di Jessica Chastain (la posizione della gambe e come cammina è una componente quasi determinante), sta gran parte del fascino malato e morboso per questo squalo donna bellissima, non certo infallibile ma determinatissima.

Quella di Molly’s Game è una storia di donne che gestiscono uomini senza necessariamente essere delle cime. Intelligente lo è evidentemente Molly che di tutto è l’architetto, la mente imprenditoriale ma meno l...