La recensione di Pare parecchio Parigi, il nuovo film di Leonardo Pieraccioni, in sala dal 18 gennaio

Nel campionario delle cose più tristi che si possano vedere in una commedia c’è il furto di una gag fisica di Charlie Chaplin trasformata in una a parole, da fermi! A un certo punto di Pare parecchio Parigi Leonardo Pieraccioni racconta un fatto che riguarda un medicinale fatto ingerire a un cavallo che invece per errore è ingerito dal veterinario. Non lo mette in scena, lo dice, quando invece Chaplin nel 1928, ne Il circo, quella gag all’opposto la metteva in scena senza parole. Una gag fisica trasformata in una barzelletta, la pigrizia anche nell’usare una trovata umoristica altrui.

È la punta di pigrizia più alta di un film in cui questa è ovunque, a partire dai personaggi. Sono un fratello e due sorelle che portano il padre a Parigi in camper. Lui sta morendo e in realtà non sosterrebbe mai un vero viaggio a Parigi come vorrebbe, quindi lo prendono in giro e girano con quel camper...