La nostra recensione di Le règne animal, presentato al Torino Film Festival 2023
Ci sono tante componenti a comporre l’ibrido alla base di Le règne animal, che prese singolarmente sono sicuramente più interessanti della loro fusione. La storia presenta un elemento fantastico in una realtà che per il resto è in tutto e per tutto simile alla nostra, con esseri “diversi” che sono chiara metafora delle comunità discriminate e reiette. Quadro che richiama Border, ma senza l’elemento più dark di quest’ultimo. I toni non cercano mai infatti il gore o la tensione, dirigendosi verso un’avventura dal sapore spielberghiano, tra il focus sul legame padre-figlio e l’amicizia tra il secondo, Emile, e una creatura. Il primo, però, interpretato da Paul Kircher, non è un ragazzino, ma un liceale all’ultimo anno e così per lunghi tratti l’intreccio scivola nel teen movie, tra le relazioni coi compagni, le cotte, le feste. Sarà poi il suo corpo a mut...
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