Dopo il miglior film italiano sul rapporto conflittuale tra la generazione dei precari e la meglio gioventù (La casa sulle nuvole) e dopo un rude documentario sui nuovi italiani delle periferie (Fratelli d'Italia), il bravo Claudio Giovannesi arriva come primo italiano in Concorso alla VII edizione del Festival di Roma.
Daniele Vicari style: come il regista di Diaz trasse la sua prima fiction Velocità massima dal documentario Uomini e lupi, così Giovannesi firma la seconda regia fiction Alì ha gli occhi azzurri partendo proprio dal doc Fratelli d'Italia.

All'origine del titolo un brano profetico tratto da Profezia di Pier Paolo Pasolini in cui si immagina che dei misteriosi Alì dagli occhi azzurri mettaranno a ferro e fuoco Roma.

Il film racconta una settimana nella vita degli amici Stefano e Nader (è lui il nostro Alì, visto che insiste a mettersi le lenti azzurre per camuffare la sua etnia e sembrare più occidentale...