“99 anni di guerra non lasciarono spazio ad un vincitore, ministri della guerra non ce ne sono più e neanche caccia; oggi io me ne vado in giro e vedo il mondo in rovina. Ho trovato un palloncino, penso a te e lo faccio volare.” Questa la strofa conclusiva della celebre 99 Luftballons che nell’ormai lontano 1983 imperversava in radio, e che apre il nuovo film di Susanna Nicchiarelli, La scoperta dell’alba, ammantandolo di un’aura di cupo presagio. Tratto dal romanzo di Walter Veltroni (che torna quindi da autore in questo Festival da lui voluto, fortissimamente voluto, per citare Alfieri), il film è un racconto articolato su due piani temporali distinti, uno nei sanguinosi primi anni ’80 dei gruppi armati terroristici, e l’altro nei giorni nostri. Piani che si alternano e si intrecciano, mescolando alla commedia drammatica delle tonalità proprie del genere fantastico.

Caterina ha dodici anni quando vede il professor Mario ...