The girl on the train, la recensione

È mettendo in campo tutti i possibili cliché del thriller, tra omicidi, incidenti e immancabili plot-twist, che il nuovo adattamento del romanzo The girl on the train di Paula Hawkins (dopo il remake americano di Tate Taylor con Emily Blunt), diretto dal regista indiano Ribhu Dasgupta, rimescola gli elementi del genere creando tuttavia un film goffo, pesante e ripetitivo, che non riesce in alcun modo a convincere e che anzi stanca già dopo pochi minuti di visione.

In questa nuova versione il setting ritorna a Londra ma c’è una variazione sui personaggi e il cast, qui interamente di origine indiana. La protagonista si chiama Mira (Parineeti Chopra) ed è un avvocato di successo sposata con Shekhar (Avinash Tiwary). La loro vita è felice e serena, ma dopo un incidente d’auto Mira, oltre a perdere il bambino che porta in grembo, ha delle complicazioni per cui comincia ad avere frequenti amnesie. Da quel momento tutto va in frantumi: Mira si dà all’alcoo...