The Harder They Fall, la recensione

In tutto finzionale ma ispirato a personaggi realmente esistiti (e mai raccontati) della frontiera americana: il western totalmente black The Harder They Fall si presenta subito così, in bilico tra un originale e una copia, tra un prototipo e una variante, tra la verità e la finzione, in nome di un rimescolamento indifferenziato dove passato e presente (della storia e del cinema) si rincorrono all’infinito. È un loop cinematografico potenzialmente senza fine.

Questo vale per la trama stessa del film – dove un protagonista leoniano cerca vendetta ma abbandona ogni certezza sulla sua esistenza, tornando al punto di partenza – ma soprattutto per la spinta poetica e stilistica di Jeymes Samuel, qui al suo esordio al lungometraggio, che tra l’epica appunto di Leone, il pulp di Peckinpah e soprattutto il pastiche di Tarantino (e di pari passo la blaxploitation) non fa che accumulare indistintamente riferimenti e suggestioni.

Il risultato è cont...