The Kissing Booth 3, la recensione

Se ci fosse un manuale di come si rovina una serie di film, un intero capitolo sarebbe dedicato alla folta schiera di film dalla realizzazione impeccabile e professionale ma che lo stesso si presentano come opere senza capo né coda. Questo capitolo potrebbe tranquillamente iniziare con The Kissing Booth 3.

Arrivata al terzo film la serie è stata completamente snaturata. Quella che era una commedia romantica da teenager d’ambientazione scolastica finisce al mare, in una casa di vacanza, recuperando goffamente personaggi dei film precedenti e traducendoli nell’ambientazione balneare. L’esigenza di rinnovare e cambiare in breve ha portato a passare sopra le ragioni e l’originalità dell’originale, sostituendolo con una collage di momenti usuali e scene scritte come se fossero state comprate all’ingrosso al discount dei film per teenager. E per tenere fede a questo nuovo genere imboccato (il cinema balneare) c’è tutta una lunghissima prima parte costituita...