Ce ne parla Francesco Alò in una nuova videorecensione, che trovate subito sotto la sinossi ufficiale:
1921, inizio dei ruggenti anni venti. Non lontano da Parigi, nel castello di Marguerite Dumont si festeggia. Come ogni anno, un gruppo di appassionati di musica vi si riunisce a favore di una grande causa. Nessuno sa molto della proprietaria, tranne che è ricca e che ha dedicato tutta la vita alla sua passione: la musica. Marguerite canta. Canta con tanto entusiasmo, ma è terribilmente stonata. Simile all’immaginaria Bianca Castafiore, vive la sua passione come in una bolla, e gli ipocriti spettatori che accorrono per ridere di lei si comportano come se fosse davvero la diva che è convinta di essere. Quando un giovane e irriverente giornalista decide di scrivere un articolo celebrativo sull’esibizione di Ma...
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