X-Men: Apocalisse
di Bryan Singer
19 maggio 2016
Un premio la 20th Century Fox lo merita ed è quello per il miglior reboot che non è un reboot (ma in realtà lo è), cioè sono stati i migliori a rimettere in sesto il proprio universo supereoistico, cambiando tutti gli attori legati ai personaggi con un espediente di trama perfettamente credibile. Con l’eccezione di Hugh Jackman, in X-Men: Apocalisse non c’è più nessuno del vecchio cast grazie ad un paradosso temporale: il prequel anni ‘60, in cui James MacAvoy e Michael Fassbender interpretano Patrick Stewart e Ian MacKellen da giovani (cioè Xavier e Magneto), lentamente sta diventando il presente. Con Giorni di un Futuro Passato a fare da passaggio del testimone adesso da questo film la realtà ufficiale è quella “nuova”, quella che come nei fumetti propone la storia americana un po’ modificata dalla presenza di mutanti.
È l’unica vera trovata ed è una bella variazione sul tema. Peccato sia sottosfruttata.
Il vero specifico della serie dei mutanti nel grande mare dei film t...
Con i nuovi X-Men, quelli post-reboot, in X-Men: Apocalisse cambia poco. Bryan Singer di nuovo ha fatto un film impeccabile, peccato sia sempre lo stesso
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