“Credi di essere in America? Siamo a Barcellona, le cose non funzionano così!” peccato che Daniel Benmayor non abbia seguito il saggio consiglio del suo personaggio, il più anziano dei capimafia che gestiscono la malavita di Barcellona e si oppongono al giovane Lucer, rampante boss appena tornato dal Giappone intriso di cultura yakuza, ma anche scomposto e dai modi americani pronto ad uccidere prima che a trattare. Così spietato da fregare anche il suo fratello in armi Maximo e farlo fuori. O così almeno crede. Due anni dopo Maximo ancora vivo cerca vendetta.
Benmayor fa un lungo dal suo stesso corto (con gli stessi attori) di quasi 10 anni prima e mette insieme l’azione tecnicissima di Stefano Sollima con la rielaborazione americana del cinema cinese (cioè Robert Rodriguez). Sono due opposti: la secchezza di Sollima con il compiacimento godereccio e stilizzato (ma derivativo) di Rodriguez, il secondo esibisce le sue fonti, il primo cerca di nasconderle per fondar...
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