La mamma è sempre la mamma, e un brutto film è sempre un brutto film. Però, nel secondo caso, ci sono eccezioni. È arrivato su Netflix lo (s)cult movie Fermati, o mamma spara, una di quelle pellicole non semplici da consigliare, tanto meno da difendere. Vale la pena comunque dare un occhiata? Sì, anche solo per il ruolo che il film ha nella rivalità Stallone – Schwarzenegger.

Roger Spottiswoode ha diretto infatti quello che Sylvester Stallone stesso ha massacrato come “uno dei peggiori film dell’intero sistema solare, comprese le produzioni degli alieni che non abbiamo mai visto” aggiungendo poi che un verme piatto avrebbe potuto scrivere un soggetto migliore. Infine la mazzata finale “in alcuni paesi come la Cina far vedere il film una volta a settimana sulle tv di stato ha abbassato il tasso di nascite verso lo zero”. Una posizione allineata con quella della critica che distrusse il film, ma che fa ancora più scalpore dato che viene dall’attore che vi recitò.

Ma Fermati, o mamma spara è veramente così atroce? Andiamo con calma. Per prima cosa il film fu una trappola di Arnold Schwarzenegger. La rivalità cinematografica tra i due è ben nota. Un confronto muscolare delle sue superstar, che convivevano al massimo della popolarità quasi contemporaneamente. Schwarzenegger ricevette lo script e lo trovò orribile. Avrebbe dovuto affiancare lui Estelle Getty nei panni di un poliziotto single che deve sopravvivere alla visita di pochi giorni della sua espansiva mamma. Aveva capito che il film non l’avrebbe portato certo a un trionfo. E allora, se non puoi vincere, fai in modo che il tuo avversario perda.

Mi sono detto: farò trapelare la notizia che ho un altissimo interesse. So come funziona a Hollywood. Così ho chiesto tantissimi soldi. Allora loro hanno pensato “diamo il film a Sly. Magari lui lo fa per meno. Così sono andati da lui che e gli hanno detto che ero interessato, che ne parlava la stampa e che ne stavamo discutendo. Se voleva togliermelo poteva farlo. E lui ci è cascato! Una settimana dopo ho ricevuto la notizia che Sly aveva firmato per fare il film. E io ho detto “evvai!”.

Che cos’è Fermati, o mamma spara

Il film è sicuramente un trappolone riuscito per chi deve abbattere la virilità del rivale. In effetti, interpretare Joe Bomowski, il sergente della polizia di Los Angeles che si piega sotto la ferrea volontà della madre Tutti, non aiuta certo l’immagine di macho. Però Fermati, o mamma spara non è nemmeno lo strumento di distruzione di massa tanto odiato da Stallone. Anzi, ha anche cose buone!

Una delle gag più ricorrenti nel cinema di animazione è quella della signora anziana fuori dal suo ruolo. La nonna dei Looney Tunes prende un fucile e fa ridere, come nei film per bambini più demenziali troviamo sempre signore anziane intente a ballare o a dimostrare una forza sovrumana inaspettata. Come film per famiglie quello di Spottiswoode non fa eccezione. Il contrasto comico è quello per tutto il tempo.

L’idea è quella di un buddy movie atipico, in cui il duro è messo sotto dalla donna fragile e la teme peggio del suo più acerrimo nemico. La madre è fonte di imbarazzo, mostra a tutti le foto private, racconta dettagli intimi ed è alla costante ricerca del bene per il figlio. Anche quando questo la porta ad acquistare armi illegali e ad assistere ad un omicidio. Il gioco straniante, in cui si ride per quanto tutti siano fuori posto, come sempre in questi high-concept ha vita breve. Dopo un’ora non se ne può più. Fermati, o mamma spara non riesce a rinnovare l’attenzione a metà del secondo atto andando a spegnersi. Sarebbe stato perfetto semmai per un film a episodi sulla polizia o… sulle madri.

“Attento che arriva la mamma”

Però, preso per quello che è, riesce a regalare una prima ora particolarmente divertente. Non si tiene insieme come opera intera, ma ha tante piccole scene di culto che strappano un sorriso. Come le difficoltà post colazione di Joe. Abituato a un pasto essenziale prima di scattare al lavoro è sfiancato dall’abbondante quantità di cibo che è stato costretto a ingerire. “Non avevo fame, poi è arrivata mia madre”. 

Sempre a proposito di film a episodi, una trama del genere avrebbe avuto lo spirito giusto negli anni ’70 in Italia. Quell’epoca in cui notavamo ogni nostra contraddizione, la additavamo e un po’ ne andavamo fieri. Nella cultura americana in cui l’indipendenza è un valore assoluto il film non è riuscito. Nella nostra, in cui l’indipendenza non accetta che si taglino legami famigliari, il ribaltamento è più graffiante. Stare con la mamma e darle ascolto è l’unico modo per sopravvivere. Nessuno è mammone per scelta, semmai per durezza della prigionia.

Allora osiamo contraddire Sylvester Stallone. Fermati, o mamma spara non è il suo peggiore film (ha fatto di tutto per superarlo, c’è da dire). Anzi, può anche essere una commedia divertente che regala qualche trovata brillante, dalle contrattazioni improbabili di armi ai “giovanotti” rimessi al loro posto così, con una padellata in testa e per principio perché, certe cose, “non si fanno”.

I film e le serie imperdibili

Classifiche consigliate