Rubrica a cura di Colinmckenzie

Che dire? Chi scrive non ha visto giusto. Da settembre, ho puntato le mie fiches su La prima cosa bella, prima sperando che fosse il candidato italiano e poi pensando che potesse andare bene.
Ovvio che, sia i pronostici (mi rincuora sapere che anche due importanti colleghi d'oltreoceano li condividevano, Steve Pond e Guy Lodge) che gli endorsement li sbaglia solo chi li fa. Io continuo ad amare il film di Virzì e a trovarlo il miglior titolo (sia a livello artistico, che di gusto dell'Academy, almeno a giudicare le scelte precedenti) da proporre, ma è ovvio che stasera qualsiasi altro candidato (anche 20 sigarette, Baciami ancora o Le quattro volte, che non hanno avuto possibilità reali in fase di selezione) può legittimamente dire "sarei andato meglio io", tanto non avremo mai la controprova.

Detto questo, spero che il resto dell'articolo non verrà visto come una difesa d'ufficio della mia...