Fandango, la piattaforma americana di prevendita dei biglietti cinematografici, ha pubblicato il semestrale report intitolato Moviegoing Trends & Insights Study. Un sondaggio condotto sul proprio pubblico, un campione di 6.000 spettatori che hanno utilizzato il servizio online, che osserva i comportamenti e la propensione all’acquisto.

Il documento ha particolare rilevanza dato l’avvicinarsi della stagione estiva. Un periodo fondamentale per i bilanci di molte sale, dato l’approssimarsi di blockbuster che promettono grandi incassi. I dati qui presentati vanno analizzati considerando la parzialità del campione. Gli spettatori interpellati sono rappresentanti solo dei mercati in cui l’azienda opera, e sono solamente il pubblico che utilizza il servizio online. Sono esclusi dalla ricerca tutti gli altri. 

Ed è proprio questa parzialità del dato che permette di giustificare una prima, improbabile, cifra. Ovvero che il 99% degli spettatori è soddisfatto dell’esperienza cinematografica vissuta nel 2022.

In questo contesto di generale entusiasmo (da tarare), emergono però alcuni dati significativi, in linea con la tendenza dell’industria. Più della metà degli spettatori interpellati ha visto un film in un formato premium e l’84% l’ha ritenuta un’esperienza migliore rispetto a quella vissuta nelle sale tradizionali. 

Il ruolo delle prevendite

Per tutti i film la prima settimana di sfruttamento è un indicatore significativo per stimare gli incassi totali. Per i blockbuster più attesi si può addirittura immaginare il risultato complessivo basandosi sulle prevendite dei biglietti. La qualità del film e la ricezione del pubblico una volta in sala variano, ovviamente, la tenuta di un prodotto, ma la corsa al biglietto è diventata ormai un’ottimo strumento di marketing. Per comprendere e per correggere.

In genere, data la vasta disponibilità di schermi, acquistare con settimane di anticipo un biglietto è una premura senza un vero riscontro pratico. Sono veramente rari i film in grado di fare sold out su tutti gli schermi in tutti gli orari di programmazione. Il cinema sta però riscoprendo la sua sopita natura di “evento irripetibile” nella percezione del pubblico cinematografico. Un’esperienza simile allo spettacolo dal vivo in cui conta esserci al giorno uno, con i posti migliori e di fronte allo schermo più performante. 

Il 56% delle persone che prenotano i biglietti in anticipo lo fa con il desiderio di essere tra i primi a vedere. Nella ricerca non viene esplicitato, ma è evidente che una leva fondamentale viene dai film ad alto rischio di spoiler e molto discussi nella fanbase. Vedere prima di altri è essenziale per “esserci”. Tra queste risposte multiple il 51% ha dichiarato anche di prendere i biglietti in anticipo di franchise che già conosce. Solo il 28% è stato convinto da un trailer ben fatto. Il 25% dichiara di averli acquistati per via delle voci positive intorno a un film.

Tra i motivi che spingono a comprare online vi è il desiderio di riservarsi i posti migliori, saltare le code e poter pianificare in anticipo senza paura di sold out. 

L’80% (percentuale che sale all’85% tra i 18 e i 35 anni) gradirebbe un prezzo del biglietto differenziato. Ovvero un costo diverso sulla base dei posti scelti. Maggiorazioni sui posti migliori e sconti su quelli meno belli, insieme a prezzi minori per gli spettacoli negli orari meno richiesti.

Popcorn e cinema o cinema e popcorn?

La sostenibilità economica di molte sale si realizza grazie alla vendita dei biglietti sommata a quella di prodotti alimentari e bevande. 1 persona su 10 ha provato a pre ordinare, oltre al biglietto, anche gli snack. Popcorn e bibite gassate restano un must per la quasi totalità del pubblico, mentre un 33% ama gustarsi caramelle durante la visione. Un 10% degli intervistati consuma nei locali del cinema un pasto completo prima o dopo la visione.

the flash trailer

Le piattaforme vs la sala secondo il pubblico cinematografico

Chi frequenta assiduamente la sala è anche un fruitore delle piattaforme streaming. Due luoghi audiovisivi che risultano poco in concorrenza rispetto a quanto si possa pensare e molto più complementari. La maggioranza degli intervistati ritiene che la qualità dei film al cinema sia maggiore di quelli prodotti in esclusiva per le piattaforme. 

Lo streaming influenza la decisione di acquisto dei biglietti della sala in due modi: il primo è rispetto alla percezione del prezzo. La percentuale di persone che decide di vedere un film su una piattaforma perché è meno costoso è in aumento. Il vero contrasto tra le due forme si verifica in una situazione particolare: il 77% ha detto infatti che se un dato film fosse disponibile anche in un servizio streaming a cui sono abbonati questo influenzerebbe la loro decisione sul vederlo o meno in sala. In altre parole: le finestre di esclusiva per la sala sono un fattore determinante per la scelta.

mission impossible 7 stunt pubblico cinematografico

Cosa vuole vedere il pubblico cinematografico?

L’estate americana si preannuncia piena di cinema. L’81% ha intenzione di vedere 3 o più film durante la stagione.

Il film più atteso dagli utenti di Fandango è Guardiani della Galassia: Volume 3. Il film era già in testa alla classifica di dicembre. Mentre tra quelli che ancora devono arrivare figurano, in ordine dal più al meno atteso:

  1. Spider-Man: Across the Spider-Verse
  2. Mission: Impossible – Dead Reckoning: Parte Uno
  3. The Flash
  4. Transformers – Il risveglio
  5. La Sirenetta
  6. Fast X
  7. Barbie
  8. Oppenheimer
  9. La casa dei fantasmi
  10. Teenage Mutant Ninja Turtles: Mutant Mayhem

Il 54% desidera vedere questi film in un formato premium. 7 persone su 10 ritengono che andare al cinema d’estate sia un buon modo per rendere sopportabile il caldo e amano farlo con la famiglia. Un dato che evidenzia ancora di più la sfida, tutta italiana, che affronteranno gli esercenti: portare in sala un pubblico che, storicamente, viene invece allontanato dal sole e dal bel tempo. 

La stagione estiva in Italia è infatti segnata da un grande calo generale negli incassi nel periodo caldo (con l’eccezione delle sale nelle località di vacanza). Una tendenza che occorre cercare di ribaltare, per dare ulteriore respiro alla ripresa, e garantire continuità di incassi lungo tutto l’anno.

Fonte: Fandango

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