Sono passati sette anni da quando noi di BadTaste.it abbiamo visitato la Tunisia sulle orme delle location utilizzate per girare I Predatori dell’Arca Perduta. Nel corso del nostro viaggio, però, abbiamo anche fatto tappa in alcune delle zone che sono state utilizzate dalla Lucasfilm per girare parti della saga di Star Wars, e abbiamo raccolto materiale che è rimasto nei nostri archivi… fino ad oggi.

In occasione del 4 maggio, lo Star Wars Day, e del ventennale dall’uscita di Star Wars – Episodio I: La Minaccia Fantasma, abbiamo deciso di aprire questi archivi e condivere con noi le immagini e i video che abbiamo realizzato: May the 4th be with you!

tunisia-e1580666164372L’area che abbiamo visitato è quella di Tozeur, a sud della Tunisia, un centro di smistamento turistico: si affaccia su un grande lago salato, è circondata dall’omonima oasi ed è l’ultima grande città prima dell’Algeria verso ovest. A sud confina con il deserto del Sahara, mentre a nord confina con una zona desertica e una piccola catena montuosa alle pendici della quale, tra un’oasi e l’altra, diverse produzioni hollywoodiane sono state girate: oltre ai Predatori dell’Arca Perduta, per esempio, anche Il Paziente Inglese, Un Tè nel Deserto, Passion e, ovviamente, Star Wars. Questo perché nel giro di poche decine di chilometri la zona presenta dune di sabbia desertiche, zone pianeggianti deserte e suggestivi canyon di roccia: perfetto per il pianeta Tatooine. Inoltre, negli anni è stata appetibile alle produzioni perché la temperatura non è troppo proibitiva, i costi sono molto bassi e Tozeur e Nefta sono cittadine sì piccole e piuttosto rurali, ma dotate anche di strutture turistiche capaci di ospitare troupe e maestranze.

 

LO STAR WARS CANYON

La prima location che abbiamo visitato, e che potete vedere nella galleria di immagini sottostante, è Sidi Bouhlel, dove campeggiano due bianche costruzioni: sono luoghi santi, landmark visibili anche da lontano in quel paesaggio desertico, che difatti compaiono anche in qualche inquadratura dei Predatori dell’Arca Perduta (gli scavi di Tanis). Si tratta dello Star Wars Canyon, così soprannominato perché è presente in moltissime scene di Una Nuova Speranza (ma anche in La Minaccia Fantasma). Il canyon è impressionante: alte pareti di roccia rossa circondano a destra e a sinistra, con alcune rocce nel mezzo, una delle quali è riconoscibilissima in Episodio IV: è la roccia dove i Jawa rapiscono R2D2 (e infatti si chiama proprio Jawa Rock).

 

LE DUNE DI SABBIA

Il giorno successivo ci siamo diretti verso il lago salato di Chott el Jerid, anch’esso utilizzato come set nei film Star Wars. D’estate, il lago è completamente secco e si può persino camminare sulla sua superficie, costituita da cristalli di sale su fondo argilloso.

Lì vicino si trova La Grand Dune, un’area con delle immense dune di sabbia dove sono state girate alcune iconiche scene con C3PO e C1P8 in Una Nuova Speranza. Non solo: è stato anche usato per le scene nel Mare delle Dune nel Ritorno dello Jedi. Si trova all’inizio del Grande Erg Orientale, una delle propaggini del Deserto del Sahara.

 

LA CASA DI LARS

Nei pressi di Naftah si trova il set della casa di Lars, costruito e abbattuto per Una Nuova Speranza, e ricostruito poi per L’Attacco dei Cloni e La Vendetta dei Sith alla fine degli anni novanta. Nel 2011 un gruppo di fan ha raccolto 10.000 dollari per restaurare e mettere in sicurezza il set, uno dei più iconici di tutta la saga.

 

MOS ESPA

Poco più a nord, tra le dune di sabbia, si trova la cittadina di Mos Espa: la location si trova a Ong Jmal, a un paio di chilometri dalla strada che costeggia il Lago Salato. In questo set sono state girate diverse scene di La Minaccia Fantasma, inclusa l’area della corsa dei Pod, il negozio di Watto e persino l’area dove Darth Maul e Qui-Gon Jin combattono.

La costruzione è avvenuta nel 1998 sotto la guida del set designer Taieb Jallouli, che nel 2005 ne ha supervisionato il restauro come attrazione turistica su indicazione del governo. Quando abbiamo visitato noi l’area, nel 2012, il deserto stava progressivamente cercando di inghiottire le costruzioni, ma nonostante poco prima vi fosse stata la Rivoluzione dei Gelsomini e in questi sette anni la Tunisia abbia attraversato una fase di incertezza a causa delle minacce di frange dell’Isis dalla vicina Libia, ci risulta che i set siano ancora assolutamente visitabili e abbiano ancora un ruolo fondamentale nel turismo della nazione nordafricana.

 

Classifiche consigliate