Vi abbiamo già dato l’annuncio del ritorno degli Exiles, il gruppo di personaggi che si raccoglieranno ancora una volta attorno alla rediviva figura di Blink, che compare anche nella recentissima serie TV The Gifted.

Saladin Ahmed, reduce dal successo di critica di Black Bolt, si occuperà di scriverne le avventure, per le matite di Javier Rodriguez. Entertainment Weekly ha deciso di dare spazio al progetto, lasciando allo sceneggiatore lo spazio per una carrellata di presentazione dei componenti del nuovo team, che vi riproponiamo di seguito.

 

Exiles #1, variant cover di Mike McKone

Blink: Chi conosce il personaggio dalla TV, ne troverà uno piuttosto diverso. Questa è la Blink che conosciamo dai tempi dell’Era di Apocalisse, una storyline degli X-Men post-apocalittica. Da allora è entrata nei cuori dei fan in maniera indelebile.

Credo che all’inizio dipendesse dal suo look punk, dal suo aspetto da elfo alieno e colorato. Io e Javier abbiamo sottolineato questo aspetto punk-rock, ma il design originale è sempre stato grandioso.

Negli anni, gli autori l’hanno spesso messa in situazioni interessanti. Cresciuta da Sabretooth, non ha proprio avuto una famiglia normale, e le precedenti avventure con gli Exiles l’hanno sempre presentata come una supereroina che attraversa il tempo. Voglio onorare il suo passato, ma anche esplorare la sua personalità, specialmente la sua giovinezza e le sue conseguenze.

Valchiria: Credo che il personaggio di Tessa Thompson in Thor: Ragnarok sia stato per molti quello che è spiccato di più nel film, che trovo delizioso. E l’atteggiamento di Valchiria è un ingrediente fondamentale.

Come sanno i veri nerd, il Marvel Cinematic Universe è effettivamente una realtà alternativa dell’Universo Marvel, ma la nostra versione non viene tecnicamente da lì ed è diversa da quella del lungometraggio. L’Asgard da cui proviene non ha un Thor o un Heimdall, e lei ne è l’unica custode. Viene da un’Asgard molti diversa, ma il suo aspetto e il suo linguaggio del corpo sono chiaramente ispirati a quelli di Tessa Thompson.

Non è una donna enorme, ma può tenere testa a Chris Hemsworth o a Hulk, come se fosse grande e grossa quanto loro. Ha una storia e un passato diversi da quelli del film, senza traumi e tragedie, e vedremo una guerriera più allegra e giovane sulle pagine del fumetto.

Exiles: Valchiria, character design di Javier Rodriguez

Wolverine degli X-Babies: Alcuni fan pretendono che ogni versione di Logan sia un supereroe duro e serio. Saranno molto delusi da questa versione. Quello vero l’ho amato per trent’anni e più, ma quando adori così tanto un personaggio puoi permetterti di prenderlo un po’ in giro.

Il carattere tosto e immancabile di Wolverine è totalmente ribaltato dal fatto di avere questo personaggio a cui il cuore salta letteralmente fuori dal petto, come a un cartone animato, mentre ti parla di quanto siete amici. Divertentissimo da scrivere.

Tuttavia, in una storia di supereroi, per me è importante anche pensare ai temi che tratto in maniera seria. Il che mi permette di usare questo Wolverine cartoonesco per ragionare sulla violenza in sé e su quanto c’è di spaventoso nel mondo.

Arriva da un’universo completamente innocente, in cui la cosa peggiore che possa accadere è il furto di una torta, e dovrà confrontarsi con una serie di eventi piuttosto oscuri. Sarà un personaggio fortemente emotivo.

Exiles #1, variant cover di Mike McKone

Khan: Di base, è Kamala Khan dopo trent’anni passati in un futuro in cui c’è costante guerra tra umani, mutanti e Inumani. L’evento Marvel IvX ci ha mostrato il conflitto tra le due razze di potenziati e come sarebbe potuto diventare globale. Cosa sarebbe successo se non si fossero risolte le cose? Se si fossero evolute in una guerra mondiale?

Kamala è una ragazza legata alla sua casa, Jersey City, e alla gente che ha attorno da un senso di protezione profondo. In questa versione vedremo un soldato ferito dal tradimento e dalle speranze perdute, nonché una sorta di tributo spurio: non è un caso che somigli un po’ a Cable e un po’ ad Alfiere, con le tasche da soldato, un enorme fucile e l’aspetto aggressivo da personaggio anni Novanta. Dovrà affrontare un viaggio personale che, scopriremo, la porterà in un luogo complicato, dove dovrà scoprire se esista, per lei, una via d’uscita o meno.

Iron Lad: In questa storia giocata fra le realtà, il giovanotto destinato a diventare Kang il Conquistatore gioca assolutamente in casa. Questa incarnazione di Nathan rappresenta tutto quel che è successo prima di Young Avengers. L’idea è quella di incontrarlo nel momento successivo alla sua decisione di rigettare il suo destino di Kang.

La storia di Iron Lad è quella di un dittatore temporale che torna indietro nel tempo, raggiunge il suo io più giovane e bullizzato, lo sottrae alla sua linea temporale e gli offre di diventare un signore della guerra, il suo erede e insieme predecessore. Ma lui rifiuta e diventa invece un eroe.

In questa versione, il rifiuto avviene parimenti, ma da lì prende una direzione più oscura. Iron Lad non vuole essere un conquistatore, ma vuole vendetta sui bulli che lo hanno ferito e non passa attraverso il periodo di formazione visto in Young Avengers. Non è che un ragazzino ferito e arrabbiato in un’armatura potentissima. Un ragazzino brillante, il cervellone del gruppo. Dovrà capire cosa significhi possedere quel potere e quanto possa far male.

 

 

 

Fonte: Entertainment Weekly